Mi dicono: ogni cittadino italiano gode di diritti sanciti dalla Costituzione.
Sanciti? Ribadisco. No perché detta così fa proprio un certo effetto.
Mia cugina, nata in Canada, innamoratissima dell’Italia, terra d’origine dei genitori, ha voluto acquisire la cittadinanza italiana. Quando le ho inviato copia dell’estratto di nascita, fresco fresco di stampa, lei ha detto: tutto qui? Niente diplomi, certificati, congratulazioni?
Congratu-che? Sweetie, welcome to my nightmare, le ho risposto.
Alle inevitabili successive domande di chiarimento, però, mi sono sottratto.
Come potevo spiegarle che il diritto qui si assottiglia giorno dopo giorno sicché leggi, codici e regolamenti paiono sempre più una mastodontica raccolta, via via più incomprensibile? Come potevo spiegarle che chi redige fa fatica a scrivere in “plain Italian”, trascurando perfino soggetto, predicato verbale e complemento oggetto?
Come potevo trasferire efficacemente l’immagine dell’andazzo italiano, il quale si va assimilando sempre di più al “Giornalino di Gian Burrasca”, giacché si aggira un vivace ragazzino che di regole e diritto fa burlesco scempio?
A una che vive in uno dei luoghi della terra dove il diritto è più sacrosanto del pane quotidiano? A una cui “the police” farebbe la multa se buttasse una cartaccia in terra? A una che deve tenersi il procione in giardino altrimenti la protezione degli animali (comunale) le fa un paiolo così? A una che ha amici che lavorano alla City Hall (il nostro municipio) svolgendo funzioni di “landscaper” ovvero di sovrintendente al verde pubblico? A una che si ferma allo stop anche se l’incrocio è nel deserto?
Troppo complicato. Sei una cittadina italiana. Le ho detto. Alla prima occasione festeggiamo, le ho confermato, non sapendo che razza di festa poter organizzare per un evento così.
Mia cugina ha la tv via cavo e guarda i canali italiani. Quando qualcosa non le è chiaro mi chiama.
Argomento: adeguamento delle pensioni sancito dalla Corte Costituzionale.
, ho pensato, e questa come gliela spiego?
Dovrò parlarle di diritto costituzionale? Per i nordamericani è come parlare del sequel della Bibbia!
Ci ho provato ugualmente.
Bene, le ho detto, i tuoi zii (i miei genitori, ndr) ad agosto “RICEVERANNO UN REGALO DALLO STATO”! The Government has determined that to the majority of retired people in august a bonus must be payed. E ho trattenuto il fiato.
A bonus? Wow! – ha detto lei – Molto bravo questo governo (in perfetto Italiano, con quel bellissimo accento canadese che è molto meglio di quelli americani ma meno incantevole di quello britannico).
Glielo ho lasciato credere. Come poter essere così cinico da svelarle tutto e rischiare che il suo idillio con il BelPaese (non il formaggino, spiritosi che non siete altro, ndr), le procurasse un “broken heart”?
Non oso raccontarle la verità, ora che è cittadina italiana e per fortuna sta a settemila chilometri, dall’Italia.
Ma da bravo concittadino avrei dovuto dirle come stanno le cose.
Ovvero:
- che il nostro Paese si lacera ogni volta che ci sia una decisione che vada ad impattare sulla collettività o su di una parte di essa ma non fa mai nulla per mettere a posto le cose. Perché qui greggi belano, mandrie muggiscono… Perché gli Italiani seguono sempre la corrente;
- che un giorno qualcuno dice: si scende tutti in piazza! Ma quando da Roma rispondono “ecchisennefrega”, si torna a casa. Ad indignarsi di più, in privato, e davanti a un piatto fumante di spaghetti;
- che se proprio si deve scendere in piazza bisogna pure difendersi da quelli che sanno soltanto spaccare tutto;
- che l’Italiano medio si scandalizza solo se scopre che il vicino di casa ha un privilegio in più. Che l’Italiano è anche un po’ invidioso. Che sulle grandi questioni, invece, sorvola, accomoda, accetta, subisce. Anzi, che dopo aver smadonnato un po’, godendosi lo sputtanamento da parte di un demagogo qualunque alla TV, ritorna a fare le cose di tutti i giorni. Che questo, in fondo, è logico perché a pagare sono sempre gli altri, i fessi, i deboli e gli indifesi.
Come spiegare a quella ragazza fiera d’essere diventata cittadina italiana che oggi si discute se la sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni fosse opportuna e se non dovesse tenere conto degli impatti economici? Qualcuno mi aiuti… Come le direste voi che codesti preparati signori, ammantati in solenni toghe nere e coi quei buffi berretti con la pallina hanno avuto l’ardire di non consultare preventivamente il governo?
Ma voi ve l’immaginate una telefonata così?
“Oh, la mi scusi, oicchè parlo ‘o i governo? Sì, siamo noi della ‘onsulta. Sì, c’abbiamo un problema. Voi vu avete tassato ingiustamente le imprese co’ una delle tante gabelle, ovvia. Sì, dovreste restituire un bel pacco di soldi. Ah, “un se pole”, ‘un si può? ‘asse vuote? Madonnina! Occhè ce gli avete i soldini pe’ noiartri? Ah pure noi vi ‘ostiamo troppo? Davvero? Quindi rispondiamo ‘he l’istanza gl’è infondata, ovvia? Ah forse è meglio dire che l’imprese faranno a mezza? Grazie, governo, gl’è sempre un piacere, ovvia.”
Oggi dopo aver visto il salasso subito dalle pensioni dei miei a causa di bollette e pagamenti vari, in ormai terrorizzata attesa della stangata di giugno, ho twittato direttamente al Presidente del Consiglio: “MA BRAVI! Prossimi passi? Abolire la Costituzione?“
Non ha risposto. Non risponderebbe comunque. Dalla loro dorata postazione i suoi “ghost writers” lanciano piuttosto proclami: RIACQUISTATI 50.000 POSTI DI LAVORO.
Aò ma ‘ndo stanno? Oppure: Aò ma sapete contà? Oppure: Aò ma quelli che ve siete persi? Oppure: Aò ma ce fate o ce siete?
Forse una risposta l’otterrò: “STAI SERENO“.
Osteria! So già quanto male farà. Perché quelli che hanno ricevuto tale privilegiata risposta, oggi siedono inserendo preventivamente un cuscino a tarallo sotto le chiappe.
Separazione dei poteri dello Stato? Stato di diritto? Civiltà? “Common law”?
“Common” che? Ma di che stiamo parlando?
Quando questo Paese avrà corretto la versione ostrogota di quello che un tempo fu il sacrosanto Diritto Romano (dove il cittadino aveva solo i privilegi dei suoi “pares” ed era sottoposto con estrema chiarezza ad una serie di doveri), e dovesse giungere finalmente a trasferire una volta per tutte la gestione della cosa pubblica al popolo che fatica ad arrivare a fine mese, senza leggi elettorali studiate per favorire o sfavorire chicchessia, e finalmente avrà sottratto il potere:
- ai palazzinari;
- ai mandanti del malaffare;
- agli esecutori del potere economico;
- ai burattini senza fili;
- ai giullari, di qualunque schieramento politico essi siano,
allora forse torneremo a sperare.
Lo so. La politica v’è venuta a noia… Ma questa politica non è.
Questa è la resistenza del XXI secolo. La resistenza al definitivo tentativo di distruzione della libertà individuale.
E non è legata ad alcun partito o ideologia, né segue l’uno o l’altro dei leader che tanto si agitano di qua e di là.
Rintronati da tutto ciò che ci accade intorno, stiamo perdendo di vista i valori, l’orgoglio, la fierezza, i sentimenti. Stiamo perdendo l’amore e la capacità di amare… di essere generosi, di aiutarci… di essere solidali.
Stiamo perdendo il sorriso.
Ok. Lo sapete di già. E voi… non volete stare a sentire più nessuno.
Per ora, accettate di essere mucche da mungere.
Per ora, accettate di essere carne da macello.
Per ora, vi rassegnate a stare tra quelli che vengono guardati storto se cavano di tasca i buoni sconto alla cassa del supermercato, perché tutti gli altri in coda c’hanno una fretta del .
Allora, STIAMO SERENI.
Questo sì che è difficile da spiegare a quella ragazza.
[GRAZIE INFINITE A “CRAZYALICEINWONDERLAND” PER AVERMI OFFERTO LA SUA SAPIENTE CONSULENZA NELLA STESURA DELL’ARTICOLO]
Non ti faccio la ola perché sono da solo e mi sentirei un imbecille, ma un applauso te lo meriti tutto! Mi fa rabbia e piacere leggere queste cose, rabbia perché la maggioranza di questi italiani pecore consente uno scempio simile di questo Paese, piacere perché ci sono persone (poche purtroppo) che la pensano come noi e non hanno timore a renderlo pubblico. Io ho chiuso col mio lavoro perché non sopporto più questo posto e sto organizzando il mio trasferimento all’estero…spesso mi capita di vergognarmi di essere italiano ed è tristissimo vedere chi prima ti idolatrava, oggi riderti in faccia. Ho superato il momento della frustrazione e adesso voglio ricominciare da qualche altra parte perché mi sento cittadino del mondo. Ma dico, se tua cugina voleva tanto la cittadinanza italiana potevamo fare cambio…io sto cercando di regalare il passaporto a qualcuno… 🙂 Un abbraccio grande Piero!
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Carissimo… Se mi unissi a te nella ola, saremmo già in due a manifestare! Scherzi a parte, hai ragione. Serpeggia una strana paura di esporsi, esprimersi liberamente, raccontare le cose come stanno. Alla fine a protestare contro i soprusi sono sempre i soliti oppure i media (questi però solo per aumentare l’audience). Uno dei motivi, a mio avviso, è che parlare di questi argomenti deve essere necessariamente assimilato al fare politica. Il che non è vero. Tutti quelli che possono, se la squagliano. E il Paese s’impoverisce intellettualmente oltre che economicamente. Il Canada, l’Australia, gli Emirati Arabi hanno le politiche immigratorie più favorevoli per incrementare non solo popolazione ma anche per attrarre gli skills. Basta farsi un giro sul web… Ti auguro di trovare un posto nel Mondo che ti faccia vivere bene. Un abbraccio a te!
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Già…tutto vero…ed è un peccato perché qui ci sarebbe un potenziale enorme…vabbè, il posto che sceglierò sarà bello e tu sei già invitato come ospite appena mi sarò sistemato… 😉
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Se vai in Canada i miei cugini ti darebbero senz’altro una mano. Fammi sapere, sul serio. Grazie per l’invito. Abbracci.
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Il Canada mi piacerebbe tantissimo, davvero…la cosa che mi frena è il freddo…l’idea è quella della Repubblica Dominicana, a nord dove vive un mio vecchio amico da vent’anni…pare stia diventando il rifugio paradiso di tutti gli occidentali delusi… poi sole, mare e buon cibo…vedremo…stay tuned…ti tengo aggiornato. Un abbraccio e buona giornata!
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Ok! Anche a te.
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Condivido ogni parola ed è per questo motivo che, con grande probabilità, non torneremo più in Italia dopo la conclusione della nostra esperienza bulgara! Buona serata 😊
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Certo per “loro” sarete solo numeri da ritoccare negli indici ISTAT, per noi, invece, altri Italiani intelligenti, coraggiosi e volenterosi che lasciano il Paese. Su questo dovrebbero meditare i nostri “soloni”. Felicissimo per voi ragazzi!!! 🙂 Piero
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Grazie Piero! Hai perfettamente ragione, anche se dubito che i soliti noti rifletteranno sulla nostra situazione. Mesi fa Renzi disse che i giovani se ne dovevano andare dall’Italia per poi ritornare, poco tempo fa, invece, disse di rimanere in patria. Sinceramente seguo poco la politica italiana per diversi motivi, però mi sembra che le idee siano poche e anche confuse… 😉 Un abbraccio.
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Un abbraccio a voi tutti!
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Viviamo in un paese di biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip -_-”
ps: Ci tengo ad informarti che il mio sito LE PAROLE SEGRETE DEI LIBRI ha cambiato indirizzo e piattaforma, potrai trovarlo qui:
http://leparolesegretedeilibri.com/
Spero vorrai continuare a seguire la mia avventura libresca, iscrivendoti a questa nuova “casa”, ti aspetto…
Un grande bacio! ❤
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Wow! Una visita da parte della MITICA “Lettrice segreta”… sono confuso, lusingato, onorato… Ti seguirò. Ovunque. Un grandissimo bacio. Piero
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Grazieeeeee ❤
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condivido tutto carissimo lieto sabato x te
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Cara Maria, grazie infinite! Un abbraccio e un bellissimo sabato a Te!
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Condivido tutto quel che hai scritto e invidio tua cugina che vive in Canada, terra meravigliosa.
Non son mica serena però…anzi!
Buona giornata Piero! Annalisa 🙂
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Grazie carissima Annalisa… Avendo già fatto troppi trasferimenti tra USA e Milano, purtroppo ora io sono bloccato qui. Se potessi, me la filerei. Ma voi che avete tanta bellissima vita davanti, che aspettate? Un abbraccio! 🙂
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Se avessi le conoscenze giuste e la prospettiva di un buon lavoro mi trasferirei in Canada. Ma non è facile per me ! Grazie per l’incoraggiamento.
Un abbraccio Annalisa 🙂
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Di lavoro ce n’è per tutti e vi sono anche programmi di valorizzazione degli sklills oltre ai supporti governativi per attenuare le difficoltà iniziali di sistemazione. La comunità italiana è anche molto grande e attiva. Eccoti un link http://www.italiansincanada.com/italiani-in-canada/comunita-italiane/
Infine se dovessi avere bisogno, sappi che gli Italiani lì hanno conservato uno spirito di solidarietà molto forte. Rinnovo gli abbracci. Piero
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Grazie Piero!!! E’ la laurea che mi manca 🙂
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scusa il link più appropriato è questo… la laurea non è sempre richiesto… http://www.canadajobs.com/canadajobs/jobs/jobdetails.cfm?posting=4526159
se vuoi scrivimi la mail è sul profilo gravatar. Ciao!
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Grazie ancora Piero! 🙂
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Sai, leggendo il tuo post mi viene in mente una canzone di Caparezza, questa… https://youtu.be/3wOy8sPK72s
Ed è vero che se ci costringono a fare gli eroi tutti i giorni per arrivare a sera, tutte le nostre velleità di diritto, uguaglianza, amore, accoglienza, valori, orgoglio, fierezza passano in ennesimo piano…sfiniti andiamo a letto e “ci penseremo domani”.
Nel frattempo la lobotomizzazione aumenta…e diventa ogni giorno più difficile sottrarsene…
Questa sarebbe la patria del diritto, ma, come succede in tante cose, avendolo sempre avuto non ci facciamo più caso, e tutto il resto fa in modo che ci se ne dimentichi troppo spesso.
La questione è che noi siamo Italiani da troppo tempo…e ci hanno portato a diventare i nuovi ‘schiavi’, senza che neanche ce ne accorgessimo…chi è italiano da poco ne vede ancora solo lo splendore…ma è uno specchietto per le allodole…e diventerà presto come noi…
Ti abbraccio forte
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Condivido ogni virgola della tua riflessione… inclusa la canzone (versione non censurata ovviamente)… il punto è che non solo ci prendono per i fondelli ma glielo stiamo lasciando fare senza nemmeno profferire parola. Un abbraccio fortissimo a te! Grazie 🙂
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