Il soliloquio del folle 3: Oggi.


Se ieri non fosse stato ieri
e se domani non fosse domani…
che ne sarebbe di oggi?
Se…
fosse questa un’altra mattina, questa un’altra ora, questo un altro minuto?
Oggi potrebbe non essere oggi…
E…
sarebbe come non esistere.
Oppure…
se oggi non fosse oggi…
forse…
ieri non sarebbe stato ieri.
E domani…
…domani forse sarebbe già un’altra mattina, già un’altra ora, già un altro minuto.
E…
forse vorrei cieli azzurri e mari placati…
forse vorrei cieli scuri e mari in tempesta…
O…
non vorrei nulla.
Perché…
se oggi non fosse oggi,
io non sarei stato,Schermata-2015-06-24-alle-09.24.16
io non potrei essere,
io non sarei…
non oggi.


30 risposte a "Il soliloquio del folle 3: Oggi."

  1. Ieri è passato, non conta ormai, ciò che è stato è stato… però oggi possiamo scegliere chi essere domani, se quel che eravamo ieri non ci piace. Ogni giorno è un nuovo inizio

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    1. Sono un convinto assertore che il passato è meglio lasciarselo alle spalle. E che al futuro bisogna guardare con maggiore serenità. Magari vivere di più nel presente è la miglior soluzione… Un abbraccio.

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  2. Un folle che sa pensare bene mi pare. Forse non serve rinchiuderlo. Ma dove poi che i manicomi non ci sono più? A parte gli scherzi c’è molta verità nel tuo post. Ciao caro Piero. Isabella

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    1. Grazie carissima Dora. Sono contento che ti sia piaciuto. In fondo ogni giorno potrebbe essere un altro giorno. Basta forse volerlo? Ciao. Piero

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        1. Be’ spiaggiarsi su scogli aguzzi è una bella sfida… anche se molti di noi, qui, ci riescono. Fachiri, credo. L’immersione invece è un must a cui il folle non rinuncia tutte le volte che può. Ma ce la mettono tutta a fare in modo che rinunci. Ed ecco il risultato. 🙂

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    1. E noi? È una domanda da un milione di dollari (li preferisco all’euro). Il tempo che scorre, portando bagagli dal passato e preparandone di nuovi per il futuro, rende difficile la capacità di vivere più alla giornata, più per se stessi. Qualunque giornata sia. Grazie! Un abbraccio.

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        1. Ma sai, lo dirò in un prossimo post… in fondo non ci farebbe male tornare un po’ bambini e di tanto in tanto pensare che la vita possa essere un bellissimo gioco. Complicato, avvincente, senza vincitori né vinti. Pur sempre un gioco. Un abbraccio. Piero

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            1. Esatto. I sentimenti possono essere aquiloni che volano altissimi… i ricordi bambole (per voi) o supereroi (per noi)… il futuro biglie colorate che rotolano veloci verso la meta…

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                1. Lasciale correre… lascia che rotolino… ovunque arrivino, tu sarai là. E sì… sono proprio belli quei colori che volano nel cielo azzurro.

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