Il soliloquio del folle 6: Oh happy day.

Dicono: “In fondo ci vuole molto poco… per essere felici basta accontentarsi.”
E tu purtroppo non ci credi.
Ma è pur vero che ciò che hai è più di quanto potessi aspettarti.
Pensa per un istante a quando eri bambino.
Non avevi ancora un passato e non t’importava del futuro,
e la vita era un gioco bellissimo senza fine.
Poi… in tanti sono passati nella tua vita sconquassandola…
ferendoti e uccidendoti mille e mille volte, senza pietà.
Ma se continui a pensarli, seguiteranno a farti del male.
Non permetterglielo, dimenticali e deponili nelle soffitte dell’indifferenza.
E poi pensa a te stesso, perché tu sei la tua certezza. L’unica.
Anzi torna a giocare con te stesso e prenditi un po’ in giro.
E impara a volerti bene più di quanto te ne abbiano voluto.
Sorridi a chi si arrabbia e tenta di sopraffarti.
Sorridi e dimostrargli che può prendersi tutto
ma che non baratterai mai la tua anima per il suo fetido tozzo di pane.
Ridi dei suoi soprusi perché gli si ritorceranno contro.
Tu piuttosto sorridi alla vita, alla gente, al cielo, al sole e alla luna.
Perché tu sei la tua certezza. L’unica su cui puoi davvero contare.
E ogni nuovo giorno può essere il tuo giorno felice.

43 risposte a "Il soliloquio del folle 6: Oh happy day."

  1. Pierì, pensa che stavo leggendo proprio ieri un libro che diceva le stesse identiche cose. L’autore è Don Miguel Ruiz, discendente degli antichi Toltechi…perle di saggezza a cui credo profondamente e che costituiscono la ricetta per un vivere felice. Sono così facili da comprendere, ma così difficili da mettere in pratica perché siamo stati “uccisi e sconquassati” milioni di volte, come giustamente tu dici… Spero che si sia in tanti a raccogliere questi insegnamenti… Un abbraccio!

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    1. Credo che molti di noi ci siano arrivati, grazie alle riflessioni e alle letture (non conosco Ruiz e vedrò di procurarmelo). Il difficile è sempre mettere in pratica. Direi che guidare con l’esempio è già una buona cosa, per gli altri. Un abbraccio a te!

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      1. E’ vero. Abbiamo la soluzione a tutti i nostri mali sotto gli occhi ed a portata di mano…potremmo far diventare questo posto un vero paradiso e invece lo abbiamo trasformato in un inferno… Ma spero che l’esempio serva a smuovere le coscienze…

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  2. …essendo in piena relazione e coinvolgimento con sé stessi. Toccandosi come nella percezione di un Sé che via via viene scoperto e considerato e valutato. Vivere nella valutazione piena e sufficiente di esserci appieno. Forse la vera felicità dipende anche da questo, e so bene che non è tutto ma in quanto esseri fondamentalmente soli credo si inauguri un sentiero tutto da percorrere.

    Saluto estivo

    Uomo

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  3. Pierooooo!ma ciaoooo! Dal mare col cell sono abbradipata! Ma quanto hai ragione… A volte però é difficile volersi bene… Basterebbe provare a credere piû in noi e a cio che ci è vicino! Comunque vero:amiamoci!

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    1. Ma che bella sorpresa! Felice di risentirti e di leggerti… ecco, continuando a startene abbradipata al mare, ti stai volendo bene. E non stai sbagliando! Buona continuazione! 🙂 Piero

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      1. Ma grazie! È bello leggere le tue parole! Come sempre… Qui il cell si abbradipa, ma io appresso a piccola peste non possooooo…. A settemnre al lavoro mi roposo dalle ferie!haha! 😂

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  4. Ciao Piero. Facile a dirsi..
    … ma io purtroppo non mi sono mai amato ababstanza…
    … e non riesco a dimenticare chi ha compiuto azioni contro di me.,,

    ed in effetti mi portro dietro delle zavorre niene male,

    Kikkakonekka

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    1. Un consiglio? Le zavorre non solo ti rallentano ma continuano a farti del male. E così, gli autori/autrici delle malefatte nei tuoi confronti, continuano a goderci. Buttale nel cesso. Vedrai che sollievo. E che sconfitta per loro. Abbracci. Piero

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  5. Quel che ho imparato, dopo innumerevoli delusioni e copiosi sanguinamenti, è che DEVO volermi bene, me lo merito. Ci ho messo tanto per capirlo, ben 58 anni, però alla fine l’ho imparato che devo amarmi alla follia, come nessuno mi ha mai amata e più di quanto io abbia mai amato. E’ per questo che scelgo me stessa, ogni volta che ho l’occasione di poterlo fare.

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  6. Bellissima riflessione, è vero noi siamo l’unica certezza che abbiamo, ma dobbiamo anche saper dare il giusto valore a chi abbiamo intorno e tiene a noi, senza mai dare nulla per scontato!

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    1. Se si ha la fortuna di avere qualcuno che rafforzi tali certezze, allora metà del cammino, a mio avviso, è compiuto. Grazie del tuo arguto commento. Ciao, Piero 🙂

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  7. più passano gli anni e piùper me è difficile vivere attimi felici….sempre i pensieri i problemi…..rimpiango spesso la spensieratezza dell’infanzia , ma che vuoi il tempo non ci riporta indietro…..ops forse oggi sono un pò negativa….serena domenica Piero 🙂

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    1. Mirna, tu sei una bella persona e sei dolcissima. Vorrei che oggi la tua piccola felicità sia l’ammirazione che ho (e in tanti abbiamo) per te! Buona domenica a te! Piero

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  8. Condivido ciò che hai scritto! L’unica certezza siamo noi stessi, ma credo di poter contare anche sulle persone che amo e che mi amano, forse poche ma sicuramente sincere. Buona domenica Piero! Un abbraccio Annalisa 🙂

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