“Simple song of freedom” (1969, Bobby Darin)

Simple song of freedom – Semplice canzone di libertà

(trad. P. Pontrelli)
Rit.: Venite a cantare una semplice canzone di libertà, cantatela come non avete mai cantato prima. Lasciate che si diffonda nell’aria e dite a tutti, ovunque: questa gente qui non vuole la guerra.
Ehi tu, mister grandi affari, puoi sentirmi? Non voglio i tuoi diamanti o il tuo gioco, vorrei solo essere rispettato come io rispetto te. E ci scommetto la vita che tu vorrai lo stesso.
[rit.]
700 milioni di arruolati, siete in ascolto? La maggior parte di ciò che sentite è fatta di menzogne. Ma parliamoci chiaro, appartiene a qualcuno il sole che al mattino ci risveglia?
[rit.]
Fratello Solzhenitsyn, sei occupato? In caso contrario, ti dispiacerebbe diffondere questo messaggio amichevole? E magari dirmi se l’uomo che sta arando la tua terra pensi di maneggiare una macchina da guerra?
[rit.]
È fuori discussione che alcune persone si divertano a combattere, per esempio Presidenti, Primi Ministri e Re. Costruiamogli delle riserve dove possano combattere tra di loro, lasciando che noi continuiamo ad amare e cantare.
[rit.]
Ho detto: lasciate che si diffonda nell’aria e dite a tutti, ovunque: questa gente qui non vuole la guerra.

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“Simple song of freedom”, versione live di Bobby Darin @ Desert Inn, Las Vegas, NV, 1971
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Bobby Darin, da entertainer a pacifista, passando per l’amore

Bobby Darin [click per ingrandire]
Nato nel Bronx-NYC nel 1936 da una famiglia italo-americana, Walden Robert Cassotto,  in arte Bobby Darin, è stato un cantante swing-jazz-pop che grazie alle eccellenti qualità canore ebbe grande successo negli anni ’50-’60, contendendo la scena al più acclamato Frank Sinatra. Dopo aver scalato la vetta degli ascolti e vendite nel  1958 con una trascinante interpretazione di “Mack The Knife” (dal musical “L’opera da tre soldi” di Kurt Weill su testo di Bertold Brecht) che gli fruttò anche un Grammy Award, acquisì fama internazionale con “Beyond the sea” (1960), versione inglese di “La Mer” di Charles Trenet.
Com’era di moda a quei tempi e sempre nella logica di competere con il grande Sinatra, Hollywood lo scritturò per diversi film, i più noti dei quali furono: “Torna a settembre” con Gina Lollobrigida e Rock Hudson, “L’inferno è per gli eroi” con Steve McQueen, “Il capitano Newman” con Gregory Peck e Tony Curtis.
Sul set di “Torna a settembre” girato nel 1960 in Italia, sulla riviera ligure, s’innamora di una giovanissima attrice, Sandra Dee. La ragazza, appena 18enne,  rifiuterà la sua corte giudicandolo “vecchio”. Darin aveva a quell’epoca quasi 25 anni.  Tuttavia il cantante non s’arrese e riuscì nello stesso anno a condurla all’altare.
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Bobby Darin e Sandra Dee [click per ingrandire]
I due diventarono in breve una coppia molto ammirata sia per la notorietà di entrambi sia per la fragrante bellezza di lei. Dopo aver girato l’anno successivo come protagonisti il film “Una sposa per due”, ebbero l’unico figlio, Dodd. Il matrimonio andò a gonfie vele fino a quando la carriera cominciò ad incalzare Bobby, tenendolo lontano dalla famiglia e impedendo a Sandra di seguire la propria per doversi dedicare al piccolo Dodd, così il rapporto vacillò e infine crollò del tutto nel 1967, lasciando in entrambi degli strascichi.
Mentre Sandra cadeva in depressione e diventava un’alcolizzata, Bobby, all’apice del successo, venne preso da crisi esistenziali. Nel 1968 sostenne infaticabilmente e quasi ossessivamente la candidatura alle presidenziali di Robert F. Kennedy il cui successivo assassinio ebbe su di lui un forte impatto psicologico, irritando Hollywood e la borghesia anticomunista americana per le sue manifeste simpatie pacifiste.
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Bobby Darin nel 1968 [click per ingrandire]
Abbandonato quasi del tutto il modello di entertainer politically-correct, nel 1969 compose “Simple song of freedom (Semplice canzone di libertà)” che, forse per non aggravare il momento di impasse, cedette a Tim Hardin, il quale la incise e propose dal palcoscenico del festival di Woodstock.
“Simple song of freedom” è una canzone dall’intelaiatura folk che riesce a sfumare verso il gospel, dolce e amara al tempo stesso, elevata dalla cultura hippy , insieme ad altre, ad inno alla pace. In quanto tale risulta adattabile a qualsiasi epoca, quando per esempio si appella ad un ipotetico “black man” che non rappresenta un “coloured” bensì un seguace del dio denaro animato da spietati obiettivi personali oppure quando chiede di creare per i “Presidenti, governanti e re” spazi riservati dove possano “giocare” alla guerra, evitando così di seminare nel mondo morte e distruzione.
Bobby Darin morì nel 1973, a soli 37 anni, per complicanze cardiache della febbre reumatica che gli era stata diagnosticata quando ne aveva 8. Come accadde ad un altro italo-americano famoso, Jack Nicholson, Bobby Darin scoprì soltanto da adulto che la vera madre fosse sua sorella Nina Cassotto, mentre quella che aveva sempre ritenuto tale, in realtà era sua nonna.
Beyond-the-Sea
Locandina del film [Click per ingrandire]
Le scelte fatte da Bobby Darin ebbero forte impatto sulla sua vita privata e sulla carriera. Tuttavia, la crisi di coscienza che seguì all’assassinio di Robert F. Kennedy, è una dimostrazione che vi siano uomini disposti a sacrificare qualsiasi cosa per l’affermazione del diritto e dei principi che sorreggono la dignità dell’esistenza umana.
A Bobby Darin è attribuita la seguente frase: “Non è vero che si vive solo una volta. Si muore, solo una volta. Puoi vivere un sacco di vite, a patto di saper come.
Nel 2004 l’attore americano Kevin Spacey (“American Beauty”, “21”, “Margin Call”, “House of Cards”), produce, dirige e interpreta una biopic di Bobby Darin, intitolata “Beyond the sea”, non riscuotendo grande successo, ricevendo solo cinque nomination e, nonostante le aspettative, non vincendo infine alcun premio . Tutti i brani musicali del film sono cantati dallo stesso Kevin Spacey che, grazie ad una leggera correzione del naso in fase di trucco, mostra anche una somiglianza impressionante con Darin.
“Simple song of freedom”, nella versione di Kevin Spacey dal film “Beyond the sea” [click su ► per ascoltare]

50 risposte a "“Simple song of freedom” (1969, Bobby Darin)"

    1. Uhm… non tutti. Quelli che ho conosciuto io e che ancora mi onoro di ritenere amici, non lo erano. 🙂 Grazie della tua passeggiatina dalle mie parti. Sempre graditissima. 🙂

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  1. “Non è vero che si vive solo una volta. Si muore, solo una volta. Puoi vivere un sacco di vite, a patto di saper come.“ Questa frase è assolutamente veritiera.
    Grazie per questo post che mi ha dato notizie a me sconosciute 😉

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    1. Mi fa molto piacere di aver suscitato il tuo interesse! Nel film, Kevin Spacey restituisce la figura di un ragazzo che viene da meno del nulla e rincorre la celebrità, per poi accorgersi che non era la cosa più importante bensì l’arte, nel suo caso la musica. Un ragazzo ben più profondo di quanto potesse apparire al pubblico americano.
      Grazie a te per la visita e il commento.
      Ciao, Piero 😉

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    1. Era figlio di June Nicholson che solo a 37 anni scoprì essere sua madre grazie ad un’inchiesta giornalistica.
      Fino a quel momento gli avevano fatto credere che fosse sua sorella.
      Non era infrequente a quell’epoca (tieni conto che siamo negli anni ’30-’40) che nelle comunità italo americane nascessero bambini da relazioni occasionali. Per evitare la “vergogna” li si faceva passare per figli della nonna.
      Per eventuali approfondimenti trovi tutto su Wikipedia. 🙂
      Grazie a te per la visita e il commento. 🙂

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  2. Il film che adoro è … Una sposa per due ! Lei è la mia preferita forse per quanto ho letto in passato lui invece mi ha deluso.. Ti risulta che lui è stato la sua rovina ed era violento con lei?
    Certo gran bella copia cinematografica! ❤

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    1. No, non era violento ma era molto concentrato sulla propria carriera e dopo la nascita di Dodd le impose i suoi ritmi, scanditi dalle sue tournée, e dai suoi spettacoli. Inoltre c’era la madre di lei che interferiva e la presunta sorella di Bobby, Nina, che aveva un atteggiamento troppo protettivo nei confronti di lui.
      Insomma era un menage allargato a troppe persone e pertanto difficile.
      Tra l’altro la carriera di Sandra fu praticamente fermata dall’irruenza artistica di Bobby. Lei aveva delle grandi aspettative, essendo stata una teenager molto apprezzata nelle prime serie televisive di quegli anni, proprio in virtù del suo look di ragazza della porta accanto, per quanto molto bella.
      Comunque Sandra rimase molto innamorata di Bobby nonostante il divorzio e non ebbe più alcun compagno.
      Lei è morta nel 2004, a 62 anni, per i danni procurati dall’alcolismo.

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  3. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
    un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
    3 Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
    un tempo per demolire e un tempo per costruire.
    4 Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
    un tempo per gemere e un tempo per ballare.
    5 Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
    un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
    6 Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
    un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
    7 Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
    un tempo per tacere e un tempo per parlare.
    8 Un tempo per amare e un tempo per odiare,
    un tempo per la guerra e un tempo per la pace (Qo 3,2-8).
    Buona giornata, Giusy

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  4. Ciao Piero, la pace sarebbe un diritto per tutti… le guerre non porano a niente … carro abbi un buon fine settimana ci sentiamo lunedì ♥

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            1. D’altra parte è stata la nostra generazione a fargli trovare il piatto pronto con quasi tutti i diritti civili consolidati. Siamo stati noi ad andare in piazza a reclamarli!
              Ma come si dice: fai bene e scordatelo… 😀

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