L’inghippo

Avvertenza: il post è una riflessione semi-seria dedicata a molte persone appartenute al mio passato quasi remoto.

L’antefatto.
Fino a poco più di due anni fa, ero aduso percorrere in auto la A14 in entrambi i sensi. Dopo essere stato beccato ben cinque volte dai Tutor, dovetti darmi una regolata e quindi ridussi le velocità di punta, mantenendo invece la media piuttosto elevata. Dovete sapere che se percorrete a 139 Kmh i tratti coperti da Tutor, non viene rilevata alcuna infrazione poiché il sistema è tarato su una tolleranza di 10 Kmh oltre il limite. Quindi impostavo il “cruise control” a 139 e “via andare”: Bari-Milano o viceversa, 920 Km, in circa sette ore, sosta compresa (una sola). Eccezion fatta per i “giorni comandati” – vigilia di Natale, venerdì Santo, week end di Sant’Ambrogio e tutti gli altrettanto santi venerdì di luglio e metà agosto -, quando potevi rassegnarti a trascorrere in autostrada dalle dieci alle dodici ore, il mio ruolino di marcia era ben collaudato e funzionale alla causa (rientrare a Bari il venerdì notte o a Milano il lunedì mattina).
Uno potrebbe pensare che in questo “avanti e ‘ndré” possano capitare le cose più assurde e perfino sfiorare pericoli di un certo rilievo. A dire il vero, a parte gli automobilisti della domenica, quelli che ti si piazzano in terza corsia a 100 Kmh con le altre due a destra assolutamente libere, non ho registrato mai granché se non un unico, costante e fastidioso inghippo.
Interruzioni per lavori in corso? Colpi di sonno? Dolori muscolo-articolari? Cistite da mancato svuotamento? Surriscaldamento del plesso emorroidario? Naaa… il mio inghippo erano… i moscerini!
Perché “tirando” a quel modo, praticamente senza soste, ne facevo strage, soprattutto nel tratto appenninico Vasto (CH) – Pedaso (FM) e viceversa. Inghippo che si concretizzava in uno strato di materia organica talmente appiccicoso da riuscire a ricoprire l’auto come fosse una seconda vernice. Il risultato pratico erano le successive e inevitabili imprecazioni dei lavaggisti di Milano (“Eh la madonna! Ma lei fa la 24 ore dei Navigli?”) o di Bari (“Ma s’gn’rì c’ fatic’, alla disinfestazion’?” – “Ma signore lei lavora alla disinfestazione?”), i quali dovevano metterci molto olio di gomito per riportare le superfici in condizioni decenti.
Il fatto.
Non credo freghi a nessuno se oltre alle multe per eccesso di velocità, io possa essere incorso in accuse di palese tentativo di alterazione dell’ecosistema. Piuttosto credo che v’interessi sapere che quella dei moscerini possa essere, a mio avviso, una “simpatica” metafora di quanto ci accade nella vita. Quantomeno nella mia.
Perché tutti corriamo da un luogo all’altro, da una persona all’altra, da un general manager all’altro, da un medico all’altro, da un amore all’altro, da un pensiero all’altro, da un’idea all’altra, subendo nel già di per sé faticoso percorso le interferenze di decine di esseri umani che ci si spiaccicano addosso, con il medesimo e disgustoso “sguish” del moscerino che è deliberatamente venuto ad immolarsi sulla nostra auto.
Persone che non hanno tipologie comportamentali standardizzate anzi, in genere, risultano amorfe intellettualmente, svolazzando allegramente nei ghirigori delle loro buone ragioni. Ma quando individuano la “vittima”, esattamente come i moscerini, le corrono incontro, mettendo in campo la loro incontrollabile ipertrofia dell’ego che, come e meglio di un D-Day, aggira le difese e tenta la tua distruzione, sfruttando la tua pazienza e buona educazione.
Fatichi un po’ a discernere i loro comportamenti e a comprendere che la loro “apparizione” abbia solo il perverso obiettivo di aggiungere quel tantino di schifezza che forse ti mancava (ma ti mancava sul serio?) perché, di fatto, sono così abili da mimetizzarsi dietro un’affettata generosità: un “buon consiglio” (che si rivela una coltellata alle spalle), un “sereno giudizio” (che nasconde la più cattiva delle opinioni), un “sincero gesto fraterno” (che ti stringe il cappio al collo).
Purtroppo, alla pari dei moscerini, si tratta di gente coriacea, mucillaginosa, resistente ad ogni legittimo proposito di eliminazione perché determinata a rimanerti incollata addosso, nel tentativo di lasciare una traccia tangibile del proprio passaggio su di te, sconvolgendo la tua esistenza.
In definitiva, persone ignare della loro sostanziale inutilità e dell’unico, vero e preciso scopo assegnatogli da madre natura: diventare un misero alone di sporco e di materia decomposta sulla tua brillante vernice.

 


107 risposte a "L’inghippo"

    1. Ciao LD! Grazie per la visita… Hai ragione, un po’ di calma nel fare le cose non guasta… Per quanto riguarda le mie pubblicazioni, mi sto riorganizzando. Ho avuto un periodo abbastanza tumultuoso ed ora, piano piano (è proprio il caso di dirlo), mi rimetterò in carreggiata! Abbracci 🙂

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  1. Da quando vado a correre a piedi ho scoperto un sacco di cose sui moscerini… Soprattutto che all’ora del tramonto arrivano a nuvole nei pressi degli argini dei fiumi e se stai correndo a bocca aperta fai il pieno di proteine… Se vedi le rondini e i pipistrelli che volano molto bassi è sicuro che in zona ci sono sciami di moscerini e che il tempo sta per cambiare perchè con la bassa pressione i moscerini vengono schiacciati verso terra e di conseguenza volano bassi anche gli animali insettivori.
    Invece i moscerini-umani… quelli della metafora li trovo molto spesso sul luogo di lavoro….

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    1. Guarda caso i miei “moscerini” sono per la gran parte i miei ex colleghi. Qualcuno, traditore fino al midollo, ha avuto anche la faccia di bronzo di chiedermi l’amicizia su FB. Incredibile! 🙂

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  2. Se io fossi un moscerino non ti sbatterei contro, ma ti verrei incontro con un battito d’ali a salutarti, devo dire che quando ho letto il titolo mi è venuto da sorridere, perché sapevo di trovare come sempre una sorpresa nel tuo racconto, la tua bellezza d’animo! Notte Piero è un piacere leggerti.

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    1. Ciao Fede, innanzitutto non potresti mai essere un moscerino, al massimo ti vedrei come una bellissima farfalla! 🙂 Se ti ho sorpreso e divertito, sono già molto contento! Ma ciò che mi rende felice è quel magico battito di ali verso di me. Grazie di tutti i complimenti. Buona giornata Cara.
      Piero 🙂

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        1. Sebbene non possa mai competere con il lucido e trafittivo sarcasmo di cui è pervasa la tua avventurosa vita… 🙂 io ti ringrazio per codesti immeritati apprezzamenti…

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        1. Amico mio, ne ho avuta un’invasione di recente in casa… non me ne parlare… e tutto perché mio padre, 92enne acciaccato, aveva deciso che i suoi dolori articolari dovessero essere alleviati da bottiglie di alcool denaturato letteralmente svuotato sulle parti dolenti.
          Mi sono sorpreso di apprendere che anche l’alcool denaturato come quello di tutte le bevande alcoliche li attraesse a quel modo…

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  3. ecco chi è che sta distruggendo l’eco sistema! e pulire poi significa inquinare con detersivi! e lo stress angosciante che costringe a prendere psicofarmaci? praticamente ne combini di tutti i colori! ahahahahahaha!!!
    Un abbraccio

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    1. Nel bene e soprattutto nel male, è vero. Ne combino sempre una di troppo…
      a proposito… saluti a Maya da Gattamatta… oggi è giù di corda perché ieri non le ho dato la possibilità di sedersi davanti al monitor del pc. Credo stia pensando ad una vertenza.
      Abbracci a te! 🙂

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        1. Urge, cara Giuliana. In questo momento è accovacciata dietro la finestra e mi scruta con un’aria vagamente stomacata. Per la serie: sto aspettando che tu mi faccia entrare! Rappresaglie previste in caso contrario. 🙂

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                1. Oggi crudele sono!
                  Perché Giuliana cara, oggi è stata una giornata alla “Mondello” per intenderci… tanto calda che a quest’ora posso ancora permettermi il lusso di uscire con il maglioncino, sai quello che si usa mettere sulle spalle tra novembre e dicembre in occasione delle feste patronali… 😀 😀 😀
                  Quello che al nord usano nelle sere d’agosto… 😀 😀 😀

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  4. Dico la verità, allo stato attualte non vedo all’orizonte della mia vita persone particolarmente ostili o che comunque possano essere da ostacolo nei miei confronti.
    In passato invece ne ho incontrato, specialmente in un periodo lavorativo (di circa 5 anni) dove avevo a che fare con persone arriviste, bugiarde, egocentriche, antipatiche e fastidiose. Ma è tutto alle spalle.
    Nella vita amorosa ho avuto qualche inghippo (chi non ne ha avuto mai?) e molti moscerini, magari io sono stato ‘moscerino’ per qualcun altro, senza rendermene conto. Ma anche in questo caso è tutto finito in prescrizione.

    Ciao Piero

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    1. Dipende da tanti fattori. Per esempio può succedere che una persona raggiunga una bella posizione, abbia una vita invidiabile e una donna desiderabile. Improvvisamente si trova circondato da quelli che io chiamo “gli amici dei tempi buoni”. Lacchè che stanno intorno solo per ottenere qualcosa. Il giorno in cui è certo che quella persona non ha più nulla da offrire, et voilà, svaniscono nel nulla.
      Intanto hanno provato in tutti i modi a rovinare o almeno a sfruttare tutto il possibile. 🙂
      Il post è nato dal fatto che ho dovuto, obtorto collo, ritornare su Facebook e malgrado ne faccia un uso molto controllato, alcune persone hanno avuto la faccia di culo di chiedermi l’amicizia. L’amicizia… 😀 😀 😀

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      1. E infatti io ho 2 account su FacciaLibro.
        Uno per gli amici, ed uno per gli “altri” (colleghi o persone che, solo avendomi visto un paio di volte, mi chiedono l’amicizia).
        Per quanto riguarda la mia posizione, non credo sia particolarmente invidiabile, anche se io ne sono soddisfatto. Quindi niente lacché, nel mio caso.

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        1. Nemmeno la mia, dal mio punto di vista, lo era, se non altro perché se l’avessero voluta, avrebbero dovuto smazzarsi circa sedici ore di lavoro al giorno sette giorni su sette… 🙂
          E ti assicuro che non è un’esagerazione.

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  5. Buongiorno! Sono mattiniera io, e che sorpresa questo post! Hai molta ironia….a proposito di quello che si diceva domenica… Cistite per mancato svuotamento, surriscaldamento del plesso emorroidario…. ah,ah,ah, troppo forte! La seconda parte del post, invece fa molto riflettere, il mondo è pieno di moscerini che ti si spiascicano addosso, il problema è se noi stessi siamo moscerini per qualcuno, magari senza accorgersene, o non in piena coscienza. Leggo il tuo commento: “rimuovere immediatamente le cause che li attraggono”. Caro Piero, penso sia questa la soluzione. Buona giornata, Giusy

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    1. Cara Giusy, in tutta sincerità io non credo che tu od io possiamo essere moscerini di altri. Per due motivi. Il primo, lo spessore emotivo e culturale, il secondo, sappiamo fare il passo indietro.
      Le persone cui mi riferisco, ti assicuro, no. Non avrebbero mollato la presa se non ad avvenuta distruzione.
      Ti abbraccio. Buona giornata, Piero 🙂

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  6. …o mio dio… Nel senso…questo sentore di inutilità assoluta anzi di estremo pernicioso fastidio è quasi devastante… Buongiorno piero, chissà perché non avrei mai detto che tu fossi un conducente spericolato 😉

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            1. Vero! Il problema è che si riproducono per talea quindi devi stare attento ai pezzetti che lasciano in giro… 🙂 Buona giornata carissima!

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                    1. Vabbè sarà un caso e durerà poco. 🙂 Quante volte mi sono beato della vista del mare da via Partenope con la stupenda Capri proprio lì che ti sembra di toccarla… Passeggiate bellissime da molo Beverello a Mergellina…
                      Una volta addirittura a piedi fin su a Posillipo… 🙂

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                    2. Caspita !!!! Conosci bene Napoli !!!
                      Il lungomare fino a Posillipo è una bella passeggiata a piedi. noi ci andiamo soprattutto la sera d’ estate, adesso che un tratto è pedonale è diventato il luogo della movida.
                      In primavera ci vado per l’aperitivo, al sole di fronte al mare, un paradiso !!! Non posso vivere lontano dal mare !!!

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                    3. Diciamo che per motivi di lavoro, il Santa Lucia era una specie di seconda casa 🙂 Eppure io ho fatto a meno del mare per quasi vent’anni, inebriandomi delle nebbie e i freddi milanesi… 😀 😀 😀 Ancor oggi non so spiegarmi come abbia fatto!

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